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  • Inv.  1261
  • Inv. Mauro Faina: 1044
  • Alt. cm 9,3
  • Bronzo fuso

Figura maschile stante con gamba destra leggermente flessa. Indossa una toga con bordo ingrossato decorato da intaccature che, scendendo dall’avambraccio sinistro copre la vita e le gambe fino alle caviglie. Le braccia, portate in avanti, hanno il palmo delle mani rivolto verso l’alto. Il volto ha tratti somatici regolari e capelli a calotta con ciocche evidenziate ad incisione. Un tenone semicircolare unisce i piedi.

Il devoto rientra in una serie di statuette di devoti databili al IV secolo a.C., dotate di toga e colte nell’atto di esibire offerte o rappresentate con le mani aperte nel gesto della preghiera (M. Bentz, Etruskische Votivbronzen des Hellenismus, Firenze 1992, pp. 171 ss.). Alcuni confronti sono offerti dai devoti dalla stipe di Castelluccio di Pienza (L. Cimino, La collezione Mieli nel Museo Archeologico di Siena, Roma 1986, p. 198, n. 566).

Bibliografia: A. Caravale, Museo Claudio Faina di Orvieto. Bronzetti votivi, Perugia 2001, p. 86, n. 84.orante_maschile_1261_2  orante_maschile_1261_3