- Inv. 2329
- Alt. cm 21; diam. orlo cm 32.
- Bronzo laminato, rifinito a martellatura.
Orlo ingrossato con bordo piatto, corpo emisferico con parete rientrante nella parte superiore; fondo convesso. Gli attacchi per il manico sono a doppia losanga, rialzati a formare un anello, e sono fissati al corpo tramite chiodini. Il bacino doveva essere completato da un manico in ferro, piegato ad arco e dotato di estremità a gancio.
Secondo G. Körte (Sulla necropoli di Orvieto, in AnnIst, 49, 1877, p. 160), il bacino proviene dalla necropoli orvietana di Crocefisso del Tufo. Lo studioso lo decrive come: "gran calderone (Λεβης), (diam. 0,32) con due uncinelli per attaccarvi un grande manico curvo ora mancante (passato al museo Faina)”.
Il calderone appartiene ad una produzione attribuita ad Orvieto, attestata soprattutto nella prima metà del VI secolo a.C. e fino alla metà del secolo successivo, con diversi esemplari provenienti da contesti funerari locali.
Bibliografia: A. Caravale, Museo Claudio Faina di Orvieto. Vasellame, Perugia 2006, p. 73, n. 113.