- Inv. 1542
- Alt. cm 8; largh. cm 3,3
- Bronzo fuso
Piede a zoccolo bovino saldato tramite una verga di bastoncello a sezione circolare ad una stretta lamina rettangolare piegata ad arco, con curvatura più accentuata nella parte superiore.
Secondo G. Körte (Sulla necropoli di Orvieto, in AnnIst, 49, 1877, pp. 160), il piede proviene dalla necropoli orvietana di Crocefisso del Tufo. Lo studioso non individua la funzione del reperto e si limita a descriverlo nel modo seguente:"...una striscia curvata di bronzo piuttosto grossa alla quale è attaccato in mezzo un manubrio anch'esso leggermente curvato, il quale finisce in un'unghia di cavallo".
Il pezzo è da riconoscere come uno dei tre sostegni di un bacino - realizzato in robusta lamina di bronzo con vasca emisferica, breve orlo piatto e doppie anse a maniglia dotate di piastre sagomate - che erano fissati alla vasca con dei chiodi sotto l’orlo e il fondo.
Si tratta di un prodotto della calcheutica orvietana databile alla fine del VI secolo a.C.
Bibliografia: A. Caravale, Museo Claudio Faina di Orvieto. Vasellame, Perugia 2003, p. 72, n. 111.